Le prime notizie certe su Fiorano risalgono all’anno 1000: in un diploma dell’imperatore ermanico Ottone III si confermano alla Chiesa di Ivrea, sua vassalla, i possessi e i diritti con particolare menzione della corte Florano nominata con omnibus pertinentiis.
Le prime notizie certe su Fiorano risalgono all’anno 1000: in un diploma dell’imperatore germanico Ottone III si confermano alla Chiesa di Ivrea, sua vassalla, i possessi e i diritti con particolare menzione della corte Florano nominata con omnibus pertinentiis.
Un’altra citazione appare nell’atto di fondazione dell’Abbazia di S. Stefano del 1041, in cui il vescovo d’Ivrea Enrico vi comprende una “brajda”, cioè una landa, e il molino di Fiorano con tutto il necessario.
In un documento del 1205 si parla della cessione del castello di Fiorano, posto su un’altura della regione denominata Cordola, alla città di Ivrea.
Il podestà lo infeudò con il predicato “di Fiorano” a nobili della città molto influenti, che per blasone portavano un giglio fiorito d’oro in campo rosso, stemma quasi simile a quello di Firenze.
I nobili “di Fiorano” assunsero molta importanza dopo il 1278, allorché Ivrea si assoggettò al Marchese di Monferrato.
Tra essi si distinse Savino, consigliere ultimo della reggente Bianca di Savoia, uomo espertissimo negli affari politici, dottore in legge.
Il castello di Fiorano esisteva ancora nel 1502 e spettava alla mensa vescovile, che lo diede in affitto.
Fu distrutto durante le guerre scatenatesi nei secoli XVI e XVII.
Si possono ancora scorgere resti delle mura presso la chiesa parrocchiale ricostruita nel XVIII secolo.
Nel 1407 la comunità di Fiorano ottenne da Ivrea il permesso di costruire un ricetto a sud del castello sul terreno adiacente alla chiesa. Del ricetto si è conservata una TORRE-PORTA in mattoni, con un’apertura carraia e una posterla. L’altezza della torre è limitata.
Solo alcune cellule adiacenti all’ingresso conservano l’impianto del XV secolo, il tessuto urbanistico, nel complesso, si è profondamente alterato; restano alcune case in pietra con portali, finestre ad arco e motivi decorativi in cotto.
Nel 1967 la contessa si spense e venne seppellita nel Cimitero di Fiorano, accanto al marito Ademaro.
Il “Castello” rimase per parecchi anni disabitato finché nel 1977 il conte Massimo vendette al Comune ad un prezzo simbolico la sua proprietà che, una volta ristrutturata, venne adibita a partire dal 1984 a scuola elementare fino all’anno 2002.
Ad oggi la parte del Castello di proprietà del Comune è chiusa al pubblico e viene aperto ed utilizzato durante eventi organizzati dal Comune di Fiorano.
Modalitá di accesso
L'accesso al pubblico e consentito esclusivamente in occasione di eventi organizzati dal Comune di Fiorano canavese.
L''area esterna è accessibile a persone con ridotte capacità motorie, mentre l'interno della struttura attualmente no.
Contatti
Indirizzo:Piazza della chiesa
Telefono:+39 0125 611930
Ultimo aggiornamento: 07/03/2025, 11:04
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